Al circolo neofascista Terra dei Padri le “Onlus” di Casapound al centro di inchieste su traffici internazionali

Che il neofascismo usi l’associazionismo come un’ariete per legittimarsi nella società è un fatto arcinoto: da Lealtà Azione a Casapound è pieno di “onlus”, “volontariato” e “aiuti” di certo non trasparenti con lo scopo di accumulare denaro e agibilità.

A Terra dei Padri, che a turno è ribelle e a favore dell’ordine e dei buoni sentimenti, presenteranno sabato 2 febbraio un progetto di Casapound – nascosto dietro l’etichetta di Solid onlus – sulla “questione Karen”, un’etnia minoritaria che in Birmania è sottoposta a pesanti discriminazioni e presentata come la “minoranza cristiana” del Myanmar (peccato che solo il 20% dei karen sia cristiano, a fianco di una maggiorana buddhista (https://it.wikipedia.org/wiki/Karen_(etnia) ).

L’appellarla come cristiana ha lo scopo di motivare la presenza di gruppi neofascisti in quell’area del mondo, ovvero il confine fra la Birmania e la Thailandia, spesso al centro di traffici di armi, droga e mercenari.

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La cultura di Terra dei Padri: complottismo, ciarlatani e naziskin

Come pagina di controinformazione attenta a quello che succede a Modena vogliamo rendere noto l’ennesimo esempio di quello che si nasconde davvero dietro l’etichetta di “circolo culturale” che Terra dei Padri usa per giustificare il proprio ruolo di sede regionale dei movimenti neofascisti e neonazisti a Modena.
Dopo la presenza di ex ordinovisti, terroristi e protagonisti delle trame nere della strategia della tensione, di conferenze sulla “malattia dell’omosessualità”, sul “complotto dei vaccini”, sul Piano Kalergi e il piano di “sostituzione etnica”, sull’eugenetica e la natalità della “razza bianca” e di innumerevoli concerti nazirock, il circolo modenese passa a trattare di economia “identitaria”.

Sabato 12 gennaio il “circolo” nero ha infatti organizzato una conferenza sul “pensiero” di Giacinto Auriti, sedicente “economista” – che economista non era – scomparso nel 2006, ex missino, ex candidato alle elezioni del Parlamento europeo con la lista Alternativa Sociale di Alessandra Mussolini, seguace delle teorie monetarie del poeta fascista Ezra Pound e da più parti parti indicato come tra i principali fautori degli argomenti a favore delle teorie del complotto sul signoraggio bancario.

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Popcorn e saluti romani? Una serata al cinema con i nazifascisti.

Non siamo arrivati ancora a febbraio che a Modena c’è già quell’allegra e frizzantina aria di foibe, “martiri” fascisti e “genocidi di italiani”!

Sarà l’avvicinarsi delle feste che avrà spinto i dirigenti del circolo neofascista Terra dei Padri, in collaborazione con il Centro studi Italia del nostalgico avvocato reggiano Luca Tadolini, ad affittare un’intera sala del cinema Astra – pochi soldi hanno ‘sti fantomatici ribelli antisistema… – per proiettare quello che si presenta già come un classico “nazipanettone” da gustare insieme alla propria famiglia, rigorosamente tradizionale e 100% italiana di sangue e suolo?

 

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Fuori i TAAKE da Bologna! Morte al fascismo!

Il collettivo The Dark Skies Above Us ci segnala il concerto della band norvegese black metal Taake, gruppo di fascisti misogini.
Il tour della band arriverà a Bologna il 9 novembre all’ Alchemica Music Club in Via dei Lapidari.
Naturalmente come antifascisti e antifasciste non tolleriamo la presenza di razzisti in città.
Sotto potete il comunicato pubblicato dal collettivo che è possibile anche leggere sul suo blog a questo indirizzo: https://thedarkskiesaboveus.blogspot.com/2018/11/it-fuori-i-taake-dalle-nostre-citta.html

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Terra (dei Padri) e Sangue: a Modena fra eugenetica e “far figli per la patria”.

Le donne sono da sempre obbiettivo dei gruppi fascisti: viste come uno strumento per far figli – utile carne da cannone o manovalanza per gerarchi e padroni loro alleati – o come “ancelle” sottomesse dedite alla cura dei virili camerati sia nel fascismo storico che in quello contemporaneo (http://www.patriaindipendente.it/…/tutte-figli-panini-e-fo…/). O persino come “premio” per le imprese coloniali, da prendere senza alcun consenso (https://www.internazionale.it/…/08/06/faccetta-nera-razzismo), tanto che lo stupro nell’estrema destra è sbagliato solo se fatto dall’ “altro” (oggi diremmo dall’immigrato).

E proprio mentre dei misogini sessisti prendono sempre più potere – Jair Bolsonaro è il candidato favorito alle presidenziali brasiliane (https://www.ilfattoquotidiano.it/…/nazionalista-se…/4009457/), Brett Kavanaugh è giudice della Corte Suprema statunitense (https://www.globalist.it/…/kavanaugh-giudice-della-corte-su…), il movimento globale femminista lotta con forza non solo per ribadire diritti quali l’aborto e combattere la violenza maschile, ma anche contro il razzismo, l’omofobia e il fascismo.
Infatti NON UNA DI MENO, riunitasi lo scorso fine settimana in assemblea nazionale, ha marciato a Bologna contro Forza Nuova ribadendo il proprio antifascismo e antirazzismo (https://www.zic.it/forza-nuova-straparla-da-sola/).

A Modena il cosiddetto “circolo culturale” Terra dei Padri, non contento di aver ospitato gruppi nazisti ed figuri legati al terrorismo fascista, ha organizzato un’iniziativa sulla “natalità” invitando a parlare “esperti” di eugenetica.
Infatti nella presentazione intitolata “Quale futuro per l’Italia?” il senso è già bello chiaro fin dalla locandina: culle vuote, ovvero come la razza italica non fa abbastanza bambini bianchi (sicuramente colpa del femminismo) e stia per venir sommersa da “orde” di prolifici immigrati scuri.

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I partiti di Governo in una sede neofascista

L’estate sta finendo, e nelle mattine uggiose della nostra città si inizia a sentire l’umido della guazza notturna e l’odore di campagna dell’autunno padano, amato dai modenesi e dalle modenesi con l’affetto che si riserva agli odori dell’infanzia. Quello che invece amato non è per nulla è il cattivo odore che proviene dalla sede nazifascista di Via Nicolò Biondo 297. Con la fine dell’estate ricomincia infatti ad uscire dalle fogne la puzza di ratto da quelle quattro mura, con le iniziative organizzate dal sedicente “circolo culturale” neofascista cittadino Terra dei Padri. A questo fetore è impossibile abituarsi, ma questa volta ci colpisce particolarmente perchè provvisto di una nauseabonda nota in più, dissonante rispetto alla puzza a cui siamo nostro malgrado abituati: questa volta gli ospiti non saranno più i nazisti del Veneto Fronte Skinhead o di Lealtà Azione, non più band nazirock come i Legittima Offesa o gli Acciaio Vincente, non più dirigenti dell’estrema destra più aggressiva o “intellettuali” che si rifanno alle tesi del fascismo o del nazionalsocialismo europeo, ma ben più “puliti” esponenti locali dei due principali partiti di governo.


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Maranello: sfregiata la targa in memoria di Demos Malavasi

Da tempo documentiamo e denunciamo pubblicamente, attraverso inchieste e controinformazione, come le attività e le provocazioni nazifasciste nella provincia di Modena siano in aumento esponenziale. Varie organizzazioni come Forza Nuova, Casapound, Veneto Fronte Skinhead, Lealtà Azione, Generazione e Azione Identitaria operano nel nostro territorio, dalla Bassa a Sassuolo, da Carpi a Vignola. Da quando i fascisti hanno una sede a Modena (che definiscono “circolo culturale”) dove riunirsi, organizzarsi, fare iniziative, le loro spregevoli azioni si sono fatte sempre meno scrupoli. Ronde, marce dell’orgoglio razziale, intimidazioni squadriste, commemorazioni del fascismo, il tutto nella completa impunità e copertura da parte delle autorità politiche e istituzionali.

Questo è lo sfregio insieme ai segni del fuoco, di cui è chiara la provenienza, che “ignoti” – chissà, forse gli stessi interessati alle “iniziative culturali” di quel noto circolo “identitario” modenese – hanno lasciato sulla targa che ricorda Demos Malavasi a Maranello, antifascista di Novi e primo caduto della Resistenza modenese, qui assassinato nella notte tra l’8 e il 9 settembre 1943. Non paghi, i vili autori hanno bruciato i fiori posti alla base della stele.

Di fronte a ciò, a noi interessa in questo momento ricordare quella che fu la vita, il senso di giustizia e la lotta di un ragazzo come noi, che la belva nazifascista ha portato via troppo presto. Una lotta che non è mai venuta meno, neanche oggi.

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Mentre a Torino e Pavia giornali e questure imbastiscono il caso degli “adesivi antifascisti”…

Camminando per le strade del Villaggio artigiano, vecchio quartiere sia residenziale che industriale di Modena non troppo lontano dal centro cittadino, sembra essere tutto come dovrebbe essere… strade silenziose durante il fine settimana, quando le fabbriche e i magazzini sono chiusi, e più caotiche nei giorni lavorativi. Gente che cammina, che porta a spasso il cane, che va al supermercato a fare la spesa o che chiacchiera al bar sotto casa non manca mai.

Ma c’è una cosa che stona dentro a tutto ciò: una decina di adesivi attaccati sui pali della luce o qua e là tra le vie della zona riconducibili a ciò che è presente e che non ha nulla di normale in quel quartiere. Stiamo parlando del covo fascista Terra dei Padri.

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Quando il loro lavoro lo fanno altri: ovvero alcune note a margine di una falsa notizia

Non siamo appassionati di polemiche a mezzo stampa, ma come antifascisti e antifasciste dell’Emilia sentiamo la necessità di mettere qualche punto fermo rispetto all’artificiale “clamore mediatico” e al ridicolo “allarme anni di piombo” costruito in provetta da qualche professionista della carta stampata, sempre in cerca di qualche inesistente scoop e copia venduta in più.
Ieri mattina – come oggi – su svariate testate locali e nazionali aperti da titoli tendenziosi, mistificatori e ingannevoli, abbiamo potuto leggere articoli “fantascientifici” rispetto all’opuscolo di controinformazione sulla presenza di organizzazioni, associazioni di copertura e sedi fasciste in Emilia pubblicato da qualche giorno sul blog di Emilia antifascista. Un lavoro di inchiesta giornalistica già da anni disponibile online (quindi dove sarebbe la notizia?) e ampiamente circolato alla luce del sole attraverso presentazioni, distribuzioni, volaninaggi, dibattiti, incontri e discussioni pubbliche e giunto da poco al terzo aggiornamento.

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