Solidarietà alle antifasciste e agli antifascisti, solidarietà a chi lotta

A Firenze, durante le manifestazioni contro il ministro dei selfie, una ragazza viene trascinata via per il collo da 3 agenti della polizia, malmenata e minacciata di abuso sessuale. Le hanno detto “ti infilo il manganello nell’ano”, secondo la più becera dialettica dell’apologeta dello stupro.
Nessun questore è andato a farle visita per farle le scuse. Nessun rappresentate della sinistra democratica, salottiera e borghese si è scandalizzato.

A Bologna, mentre il leader di forza nuova si mostrava soddisfatto di vedere al governo le idee del suo partito fascista, una donna di 55 anni, che gridava il proprio dissenso per la presenza dei fascisti nella città in cui il terrorismo nero ha compiuto stragi, viene trascinata e sbattuta in terra dagli uomini della polizia.
Nessun questore è andato a farle visita per farle le scuse. Nessun rappresentate della sinistra democratica, salottiera e borghese si è scandalizzato.

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24 Aprile 1945 – Due storie diverse di due donne staffette e partigiane

Due storie diverse di due donne staffette e partigiane che avevano deciso di combattere il nazifascismo e essere parte attiva nella liberazione della città di Reggio Emilia.

Nel1944 Liliana Corradini (Mara) ha 18 anni, proviene da una famiglia contadina e fervente antifascista e lavora come mezzadra.

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Vergognosa provocazione di forza nuova!

Ieri sera Reggio Emilia ha assistito, ancora una volta, alla passeggiata (ma è meglio chiamarla ronda) dell’odio e dell’intolleranza organizzata dai militanti di forza nuova, che, indossata la virtuale divisa da poliziotto (che a loro piace e a maggior ragione da quando un loro amico, tal ministro dell’interno, ne fa largo sfoggio), sono andati in giro a “scoraggiare malintenzionati, spacciatori e tossicodipendenti”.

La ronda forzanuovista è andata in scena nonostante le “minacce” del sindaco Vecchi, che, lo scorso novembre, a margine di un flash mob di forza nuova in zona stazione, aveva affermato: “I fascisti a Reggio Emilia non li vogliamo! Li abbiamo già cacciati una volta e siamo pronti a rifarlo”. (gazzetta di reggio 17/11/2018).

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I fascisti di casapound, amici di padroni, sfruttatori e boss, vogliono rimettere piede a Reggio Emilia.

Nei giorni passati, i fascisti del terzo millennio hanno lanciato la propria campagna di tesseramento anche a Reggio Emilia mediante una festa che avrebbero voluto fare, sabato 19 gennaio, presso la birreria “Divina Commedia” in via F.lli Cervi.

La risposta delle antifasciste e degli antifascisti non si è fatta attendere. E’ bastata l’indizione di un presidio davanti alla birreria a scombussolare i piani festaioli dei camerati. Il tam tam social e mediatico contro l’happening fascista e l’adesione al presidio di migliaia di persone hanno costretto i “prodi” di casapound a fare marcia indietro e a rifugiarsi nell’anonimato.

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La cultura di Terra dei Padri: complottismo, ciarlatani e naziskin

Come pagina di controinformazione attenta a quello che succede a Modena vogliamo rendere noto l’ennesimo esempio di quello che si nasconde davvero dietro l’etichetta di “circolo culturale” che Terra dei Padri usa per giustificare il proprio ruolo di sede regionale dei movimenti neofascisti e neonazisti a Modena.
Dopo la presenza di ex ordinovisti, terroristi e protagonisti delle trame nere della strategia della tensione, di conferenze sulla “malattia dell’omosessualità”, sul “complotto dei vaccini”, sul Piano Kalergi e il piano di “sostituzione etnica”, sull’eugenetica e la natalità della “razza bianca” e di innumerevoli concerti nazirock, il circolo modenese passa a trattare di economia “identitaria”.

Sabato 12 gennaio il “circolo” nero ha infatti organizzato una conferenza sul “pensiero” di Giacinto Auriti, sedicente “economista” – che economista non era – scomparso nel 2006, ex missino, ex candidato alle elezioni del Parlamento europeo con la lista Alternativa Sociale di Alessandra Mussolini, seguace delle teorie monetarie del poeta fascista Ezra Pound e da più parti parti indicato come tra i principali fautori degli argomenti a favore delle teorie del complotto sul signoraggio bancario.

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Il fascismo non si sconfigge per decreto.

Dopo le provocazioni al polo scolastico di qualche settimana fa, blocco studentesco e casapound si ripropongono con le loro cazzate sovraniste e securitarie con uno striscione in viale isonzo e un’azione presso piazzale europa, capolinea dei bus SETA e del trasporto pubblico locale.
Questa volta però non si è trattato del solito blitz mordi e fuggi, ma di una buffonata fatta all’uscita dalle scuole delle studentesse e degli studenti e chiaramente concordata e preventivata con questura e digos visto lo sconsiderato schieramento di forze dell’ordine.

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