Resistenza e Arroganza – Antifa a Oltranza

Dal corteo di Bologna a pugni chiusi alzati salutiamo questo nuovo 25 aprile.

Più passano gli anni e più siamo di fronte a una responsabilità maggiore: mantenere vivo il significato di questa giornata.
Uomini, donne, bambini, gente semplice e comune davanti ad una scelta, ha deciso di imbracciare un fucile, prendere una semplice bicicletta o mettere a disposizione una casa, per abbattere il fascismo e le sue ideologie.

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Il distaccamento Katiuscia di Reggio Emilia

Il distaccamento Katiuscia della 37esima brigata partigiana GAP operava a est della città di Reggio Emilia, in località San Maurizio.

La mattina del 24 aprile 1945, dopo aver liberato tutta l’area dove oggi si trova l’incrocio tra la via Emilia, via Pasteur e la rotonda della tangenziale, le/i partigiane/i del Katiuscia aggirano il campanile di San Maurizio (da dove i cecchini fascisti, a protezione dell’ormai abbandonata postazione del comando tedesco all’interno del San Lazzaro, facevano partire raffiche di mitragliatrice) per attraversare il torrente Rodano sul ponte ferroviario (quello viario lo avevano fatto saltare i tedeschi con la complicità dei fascisti) e arrivare all’altezza del padiglione Esquirol in via Emilia Ospizio.

Da lì le/i partigiane/i del katiuyscia liberano l’attuale Villaggio Stranieri.
Nel frattempo le altre brigate partigiane convergono sulla città.
Alle ore 16 del 24 aprile 1945 Reggio Emilia è libera dal nazifascismo.

Il fascista che detta, il giornalista che scrive, la memoria che svanisce.

In questi giorni la quantità di baggianate e di fake news sul dossier antifascista, diffuse da alcuni quotidiani nazionali e locali (in particolare da Il Giornale, QN Il Resto del Carlino Reggio Emilia e Reggioreport) e create ad arte dalla fascisteria nostrana, sta gonfiando oltremodo il livello di abiezione in cui giace l’informazione.

Sul dossier antifascista 3.0 sono state scritte e dette le più vergognose falsità: liste di proscrizione e di obiettivi da colpire, minacce a militanti di destra, istigazione a delinquere etc.

Invece, non c’è nulla di tutto questo, nessuna minaccia e nessuna diffamazione perché non è certo questo il target del dossier.

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Solidarietà a Flavia!

Siamo con la maestra antifascista Flavia senza se e senza ma!
Invocato da tutte le forze politiche di questo paese, il licenziamento di Flavia, donna, lavoratrice e antifascista, è l’emblema della deriva autoritaria e repressiva di un apparato istituzionale che accetta, coccola e legittima il fascismo. È talmente colluso con esso che ne ripropone alla perfezione i suoi tratti più oppressivi, dalle limitazioni alla libertà di espressione e opinione ai divieti di manifestare.
Ma di condanne e licenziamenti neanche l’ombra quando chi indossa una divisa ha ucciso, ferito, malmenato e stuprato.
Nè si è mai visto un simile eccesso di zelo da parte del MIUR per gli insegnanti fascisti che nelle scuole propagano odio razziale, xenofobo e sessista.
Il fascismo è un crimine e criminale è chi lo legittima e lo difende.

Reggio Emilia è antifascista: note su CasaPound

La prefettura li accoglie, il comune gli concede spazi, la questura li protegge e i giornalisti li coccolano.
È solo grazie a queste complicità che CasaPound, nella giornata di ieri, è riuscita ad organizzare, in totale silenzio per il timore di contestazioni, un banchetto elettorale a Reggio Emilia.
Evidentemente nella città dove si sta svolgendo il più grande processo per mafia del nord molti dimenticano o, peggio, fanno finta di dimenticare chi sono realmente i “bravi ragazzi” di CasaPound, fascisti del terzo millennio.

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Reggio Report. Giornale di bufale, complotti, stronzate e libertà ma solo per i ricchi

Per una volta puntiamo la nostra attenzione su un quotidiano on line in cui l’imparzialità e l’attendibilità delle news, talvolta scritte con i piedi, sono merce rarissima.
Si tratta di Reggio Report di cui è nota la particolare disponibilità a dedicare spazi utili a sdoganare organizzazioni neofasciste e a celebrarne le azioni con compiacenza.

Sull’ultima vicenda che ha visto denunciat* a Reggio Emilia 4 antifasct* per imbrattamento, nella redazione di Reggio Report deve esser girato un buon fiasco di vino, perché la quantità di seghe mentali trascritte nel relativo articolo è raccapricciante!

Reggio Report scrive che l’estrema sinistra (definizione insignificante) sta cercando lo scontro fisico con CasaPound che si presenta alle elezioni, ma dimentica che i fascisti del terzo millennio si portano sul groppone una lunga serie di aggressioni violente.

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