I fascisti di casapound, amici di padroni, sfruttatori e boss, vogliono rimettere piede a Reggio Emilia.

Nei giorni passati, i fascisti del terzo millennio hanno lanciato la propria campagna di tesseramento anche a Reggio Emilia mediante una festa che avrebbero voluto fare, sabato 19 gennaio, presso la birreria “Divina Commedia” in via F.lli Cervi.

La risposta delle antifasciste e degli antifascisti non si è fatta attendere. E’ bastata l’indizione di un presidio davanti alla birreria a scombussolare i piani festaioli dei camerati. Il tam tam social e mediatico contro l’happening fascista e l’adesione al presidio di migliaia di persone hanno costretto i “prodi” di casapound a fare marcia indietro e a rifugiarsi nell’anonimato.

Quando i fascisti scappano è sempre una buona cosa, ma è importante non abbassare mai la guardia di fronte ai loro tentativi di mettere radici in città.

L’evento presso la “Divina Commedia” (dove molto verosimilmente, blocco studentesco, emanazione studentesca di casapound, aveva già tenuto un aperitivo conviviale fra giovani camerati poco tempo fa) avrebbe segnato, di fatto, l’uscita ufficiale di casapound a Reggio Emilia.

Tuttavia, seppure di notte, in sordina o accompagnati, consigliati e protetti dalle forze dell’ordine, i fascisti del terzo millennio reggiani si sono resi protagonisti, nei mesi passati, di attacchinaggi di striscioni (con classico font littoriano futurista), volantinaggi davanti alle scuole o fugaci flash mob con tanto di fumogeni per rendere più eclatanti i selfies da postare sui social.

In particolare, è da tempo, ormai, che Reggio Emilia (e non solo) si deve sorbire l’affissione dei monotoni manifesti a firma blocco studentesco. Prima quelli con lo slogan “devoti alla vittoria”, mistificazione che vagheggia tra il culto latino della dea vittoria e la canzone “Cresci bene, giovinezza”” della rock band identitaria ZetaZeroAlfa, e poi quelli col “rivoluzionario” motto “tamburo dell’avanguardia”, chiaramente estrapolato dalla canzone “Avanguardia” della band romana Sotto Fascia Semplice (SFS) anch’essa attiva nella scena rock identitaria.

Il leader dei SFS, Katanga (all’anagrafe Mario Vattani), è noto alle cronache per essere il diplomatico (console a Osaka) che nel 2011 è stato sorpreso a inneggiare, con braccio teso, a bandiera nera e repubblichini durante il raduno di casapound presso la “tana delle tigri”. Per quella uscita, il ministero della Farnesina, colto da profondo imbarazzo, nel 2012 ha richiamato a Roma Katanga allo scopo di irrogargli la sanzione disciplinare della sospensione. La vicenda è poi rimbalzata tra TAR e Consiglio di Stato e alla fine Katanga (che oggi è anche curatore di una rubrica su “Il Primato Nazionale”, periodico ufficiale di casapound), pur perdendo il ruolo di console a Osaka, ha comunque ottenuto quello di “semplice” coordinatore, da 130mila euro annui, per i rapporti tra la UE e i paesi dell’Asia Pacifico.

Davvero una ricca figura per un cameratesco spunto rivoluzionario!

https://www.ilfattoquotidiano.it/…/console-fascio-…/1238072/

La presenza di casapound a Reggio Emilia non è nuova. Infatti, tra il 2008 e il 2013, vi è già stata una breve e fallimentare apparizione dei fascisti del terzo millennio. Sono stati gli anni in cui Nando Raiola (famoso cerchiobottista che ha militato un po’ in tutte le formazioni neofasciste) ha avuto il ruolo di coordinatore regionale di casapound per l’Emilia Romagna per poi sparire non prima di aver denunciato alla digos decine e decine di antifasciste/i per l’azione “sisso contro i sassi”.

https://gazzettadireggio.gelocal.it/…/nasce-a-reggio-il-pri…

https://www.globalproject.info/…/reggio-e-casapound-at…/2485

Attualmente Nando Raiola lo ritroviamo coordinatore di casapound Campania. Davvero un ruolo importante dello scenario cameratesco, ma che, evidentemente, gli sta stretto visto che ha tentato “la fortuna” politica, senza riuscirvi, candidandosi con le liste di casapound sia alle politiche del 2018 (ci aveva provato anche a Reggio Emilia nel 2013) che alle comunali di Torre del Greco.

Nelle liste elettorali di casapound Campania, Raiola ha corso a braccetto con personaggi come Giuseppe Savuto e Emmanuela Florino (alias la “ducessa”) che, nel 2013, sproloquiavano su uno stupro ai danni di una studentessa ebrea e progettavano di fare agguati con mazze e bombe (vicenda giudiziaria non ancora conclusa).

A voler essere proprio pignoli, casapound ha candidato nelle proprie liste anche l’avvocato Augusto Singara che è stato rappresentante legale del governo turco nella causa contro il leader curdo del PKK Ocalan, cittadino onorario di Reggio Emilia.

Del resto, pur di ottenere una poltrona nei salotti che contano, i fascisti del terzo millennio non disdegnano neanche il sostegno di qualche boss amico, come nel caso di Ostia e non solo.
https://napoli.repubblica.it/…/arrestati_estremisti_di_des…/
http://espresso.repubblica.it/…/mazze-e-bombe-lo-ha-detto-i…
https://www.ilfattoquotidiano.it/…/elezioni-i-cand…/4127184/
https://gazzettadireggio.gelocal.it/…/turchia-reggio-emilia…
http://espresso.repubblica.it/…/casapound-l-amico-spada-e-g…
https://www.ilfoglio.it/…/la-galassia-finanziaria-fascista…/

Oggi, a tirare le fila (e a metterci la faccia) di casapound Reggio Emilia è Simone Gandolfi che, insieme a un gruppo di una decina di militanti, sta provando a rilanciare il sodalizio fascista sul territorio. Le parole d’ordine su cui Gandolfi e i suoi camerati devono fare “quadrato”, secondo le direttive nazionali, sono le solite note: sovranismo nazionale, no ius soli, stop immigrazione, stop al business dell’accoglienza, prima gli italiani, no euro, piano kalergi, basta degrado, mutuo sociale, giovinezza al potere, no alla deriva gender, buonisti delle ong e antifascismo prezzolato da Soros, etc. Insomma un pot-pourri che sintetizza perfettamente il programma di casapound, refrain di mussoliniana memoria.

Bisogna ammettere, però, che è proprio attraverso la ripetizione quasi psicotica di questi slogan che casapound, e tutta la fascisteria, riesce (bisogna ammetterlo) a parlare alla pancia della gente, toccando i nervi scoperti della crisi, come un chiacchiericcio da bar.

A tutto ciò occorre aggiungere che casapound si muove abilmente, sotto il piano propagandistico, con le iniziative alimentari per le famiglie italiane (una è stata fatta anche a Reggio Emilia), l’intrusione camuffata nei vari comitati cittadini condita con un po’ di sano sciacallaggio di matrice patriarcale, riguardo ai fenomeni di violenza sulle donne.

Di certo, rispetto agli anni di Raiola, Simone Gandolfi può fare leva sulla maggiore esperienza a livello nazionale e internazionale di casapound (di fatto nata nel 2003 con l’occupazione di uno stabile nel rione esquilino a Roma in via Napoleone III), ma anche sui cospicui finanziamenti di cui gode il sodalizio dei fascisti del terzo millennio. Non solo, rispetto a qualche anno fa vi è oggi una tendenza, purtroppo molto diffusa, che vuole fare del fascismo un pensiero ampio e glitterato che ottiene facili sdoganamenti in tv e sui social o che è molto fashion e non solo perché riesce a vendersi nell’ecommerce grazie al marchio pivert.

Gabriele Adinolfi, ex militante di terza posizione, è considerato l’ideologo di casapound. E’ autore di “sorpasso neuronico” un breve scritto pubblicato nel 2008 che è diventato un cult, una sorta di decalogo dei fascisti del terzo millennio. In un passo sul proselitismo Adinolfi scrive “Allora è tutto da rifare […] ma fondandolo su di una gerarchia reale, sulla comunicazione e sull’organicità e rispondendo ad un S.O.S. acronimo, in questo caso, si Strategia, Organizzazione e Stile”.
https://www.globalproject.info/…/casa-pound-milano-sp…/21097
https://www.internazionale.it/…/…/neofascismo-scuola-ragazzi

Casapound è diventata ormai un’azienda eterogenea che annovera decine fra pub, osterie, etichette discografiche, librerie, web TV, web radio e giornali. Inoltre, si mostra spesso (e intercetta consensi) anche attraverso una delle sue emanazioni del mondo associazionismo quali, ad esempio: Gr.I.Me.s (gruppo di intervento di medicina sociale per la raccolta sangue e prestazioni sanitarie a prezzi calmierati); Il circuito (coordinamento per militanti e simpatizzanti che praticano a livello agonistico rugby e arti marziali); Impavidi destini (promozione e sensibilizzazione sui problemi dei diversamente abili); La Foresta che Avanza (tutela dell’ambiente e degli animali); La Muvra (escursionimso montano); La Salamandra (gruppo attivo nell’ambito della protezione civile); Solidarité Identités (per l’assistenza ed il sostegno a quei popoli in lotta per la propria sopravvivenza, la salvaguardia della propria cultura e la difesa della loro identità).

A Reggio Emilia, ad ottobre 2018, è stato esposto uno striscione che recitava “no al circo con gli animali” rivendicato dal gruppo ecologista di casapound “La Foresta che Avanza”.

Il tutto per dare ai militanti di casapound la faccia di bravi ragazzi, attivi nel volontariato per il bene della nazione.
http://espresso.repubblica.it/…/dalla-tutela-degli-animali-…
http://espresso.repubblica.it/…/ecco-come-i-gruppi-di-estre…
https://www.democratica.com/…/casapound-fascista-iannone-d…/

http://espresso.repubblica.it/…/tutti-i-soldi-e-le-societa-…

Ma, qualunque maschera indossi, casapound puzza sempre di fascismo e squadrismo dal suo DNA.

Non a caso i fascisti del terzo millennio, nei loro riti di iniziazione, la cinghiamattanza è stata ormai sostituita dalla lettura di “Diario di uno squadrista toscano” dell’autore Mario Piazzesi cofondatore, nel 1921, della prima squadra d’azione di Firenze “La Disperata”.

“La Disperata” è stata anche il soprannome della 15° squadriglia da bombardamento della regia aviazione che ha scaricato sull’Etiopia tonnellate di gas iprite. Ne “La Disperata” ha combattuto Alessandro Pavolini, gerarca fascista fondatore delle brigate nere che, nella loro lotta esclusivamente antipartigiana, si sono macchiate dei più efferate violenze e dei più atroci crimini.

Pavolini è una delle figure storiche nonché uno degli autori di riferimento di casapound che, in diverse occasioni, gli ha reso omaggio con striscionate in diverse città.

Ma i bravi ragazzi di casapound, per dare un po’ di “goliardia” alla loro attività, ogni tanto amano applicare alla lettera l’azione per un Italia sociale e nazionale secondo la versione pavoliniana. Sicché diventano attori protagonisti (ma dicono sempre che si sono difesi) di fatti come la strage di Firenze attuata da Gianluca Casseri o le varie aggressioni e accoltellamenti che si sono verificate in diverse città italiane (Genova, Bari, Viterbo, Roma, Torino, Bolzano per un elenco non esaustivo).
https://www.ilfattoquotidiano.it/…/ritratto-gianluc…/177280/
https://www.genova24.it/…/accoltellamento-di-un-antifascis…/
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/…/aggressione-al-co…

http://lospiffero.com/ls_article.php?id=42445
http://espresso.repubblica.it/…/spedizione-punitiva-per-un-…
https://www.ilfattoquotidiano.it/…/ardita-9-neofas…/1216245/
https://www.adnkronos.com/…/aggredite-calci-sputicasapound_…
http://www.altoadige.it/…/pestaggio-di-casapound-per-bella-…
http://m.dagospia.com/piccoli-fasci-crescono-viaggio-tra-i-…

Casapound incarna tutta la peggiore affinità con il corporativismo che annienta la lotta di classe e tutela il bene della nazione che è al di sopra di ogni conflitto sociale lavoratori padroni a prescindere da ogni forma di sfruttamento.

Emblematico, in tal senso, è stato l’intervento di casapound contro i braccianti in sciopero e in difesa del padrone presso l’azienda agricola Angeleri nell’alessandrino.

Ironia della sorte, il padrone difeso dai fascisti del terzo millennio ha patteggiato una pena di 6 mesi per aver adoperato manodopera irregolare, ovvero lavoro nero.
https://www.lavocedellelotte.it/…/alessandria-dopo-la-ange…/
http://www.alessandrianews.it/…/imprenditore-agricolo-patte…

I fascisti del terzo millennio si presentano come giovani rivoluzionari antisitema, eppure la storia ci racconta che la pratica politica dell’incitazione all’odio contro chi è sfruttato o dell’alimentazione della guerra fra poveri e oppressi è stata, ed è tuttora, la stessa pratica usata dalla classe dominante per giustificare la necessità di sovranità e repressione.

Ai fascisti del terzo millennio e a tutti i loro camerati di altre sigle fasciste non daremo mai tregua.

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