I partiti di Governo in una sede neofascista

L’estate sta finendo, e nelle mattine uggiose della nostra città si inizia a sentire l’umido della guazza notturna e l’odore di campagna dell’autunno padano, amato dai modenesi e dalle modenesi con l’affetto che si riserva agli odori dell’infanzia. Quello che invece amato non è per nulla è il cattivo odore che proviene dalla sede nazifascista di Via Nicolò Biondo 297. Con la fine dell’estate ricomincia infatti ad uscire dalle fogne la puzza di ratto da quelle quattro mura, con le iniziative organizzate dal sedicente “circolo culturale” neofascista cittadino Terra dei Padri. A questo fetore è impossibile abituarsi, ma questa volta ci colpisce particolarmente perchè provvisto di una nauseabonda nota in più, dissonante rispetto alla puzza a cui siamo nostro malgrado abituati: questa volta gli ospiti non saranno più i nazisti del Veneto Fronte Skinhead o di Lealtà Azione, non più band nazirock come i Legittima Offesa o gli Acciaio Vincente, non più dirigenti dell’estrema destra più aggressiva o “intellettuali” che si rifanno alle tesi del fascismo o del nazionalsocialismo europeo, ma ben più “puliti” esponenti locali dei due principali partiti di governo.


Che strano! Forse c’è stato un cambio di rotta, perchè noi eravamo rimasti alla maschera dei cavalieri senza macchia che lottano contro i mulini a vento della modernità e ci ritroviamo davanti un incontro organizzato con esponenti delle due maggiori forze politiche del Paese… forse anche per il circolo incombono le prossime elezioni cittadine, da preparare accuratamente?

Cogliamo l’occasione anche per commentare il fatto che la Lega e il M5S non abbiano alcuna remora nell’andare a parlare dentro un circolo frequentato da gente del calibro degli hammerskin di Lealtà Azione, gli stessi protagonisti del saluto romano collettivo al campo X di Milano insieme ai fascisti del terzo millennio di Casapound e protagonisti di innumerevoli aggressioni; dirigenti e squadristi di Forza Nuova, il partito delle cacce all’immigrato e dell’ex latitante di Terza Posizione Roberto Fiore; gli accoltellatori nazisti e antisemiti del Veneto Fronte Skinhead, gli stessi della campagna d’intimidazioni squadriste contro immigrati e associazioni di solidarietà prima delle elezioni, come quella a Como e a Mantova. Per non parlare della pletora di nomi storici, ex e vecchi protagonisti degli anni più torbidi della strategia della tensione e degli ambienti del neofascismo eversivo degli anni ’70 che ha insanguinato le piazze, i treni e le stazioni con bombe e stragi tra la folla. Qualche esempio? Mario Merlino, neofascista infiltrato e coinvolto nelle indagini per la strage di piazza Fontana nel 1969; Claudio Mutti, ex braccio destro di Franco Freda e arrestato nel 1974 insieme all’ideologo neonazista con l’accusa di essere tra i fondatori dell’organizzazione terroristica Ordine Nero e successivamente nelle indagini per la strage di Bologna del 2 agosto 1980; per non parlare di Marcello De Angelis, dirigente e militante di primo piano del gruppo eversivo neofascista Terza Posizione.

Che il partito di Salvini fosse legato a doppio filo sul territorio con diverse realtà dell’estrema destra era un fatto noto (e qui proponiamo un paio di notizie esemplificative: https://www.ilfattoquotidiano.it/…/elezioni-lombar…/4157565/ e https://www.ilfattoquotidiano.it/…/milano-due-asse…/4457098/ ).

Siamo un po’ più sorpresi per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, che aveva cercato con equilibrismi al limite del ridicolo di non compromettersi ma che invece è inciampato così miseramente sotto la spinta del vento delle circostanze politiche e dell’opportunismo di questa fase: un partito che ha fatto dell’onestà la sua bandiera, ma che evidentemente non ha remore a presentarsi pubblicamente in un circolo che ha ospitato ex terroristi conclamati, di cui molti in odore di compromissione con servizi segreti deviati e attentati con bombe tra la folla, che ha visto passare dentro le sue mura squadristi, nazisti e accoltellatori di ogni risma, provenienti da tutta Italia e esecutori di aggressioni a Piacenza e Mantova, nonchè presenti a manifestazioni di odio xenofobo e supremazia razziale in tutto il nord Italia…
A quanto pare l’onestà finisce dove iniziano gli interessi politici, quindi subito.

Prendiamo atto di come sia facile cadere nella trappola di Terra dei Padri se non li si conosce bene: una sede che con una faccia si presenta come circolo culturale “alternativo” aperto alla cittadinanza e dall’altro opera come centro nevralgico di ritrovo e organizzazione del movimento neofascista regionale in ascesa. Nazisti con la lama e fascisti in doppiopetto tutti sotto lo stesso tetto, per sdoganare e legittimare socialmente un modo di intedere la società molto simile a un medioevo capitalista.

P.S.
“E allora il Pd?” ci verrà chiesto: sul Pd c’è poco da dire, complici nell’avere fatto orecchie da mercante e nell’aver di fatto per nulla osteggiato l’apertura di terra dei padri,complici di tutto il resto, non rivanghiamo, perché nelle piazze, nelle scuole e davanti alle fabbriche, a prendere manganellate e denunce contro questo sistema mafiocooperativo “rosso”, c’eravamo e ci siamo noi, mai voi.

Aggiornamento: l’on. Stefania Ascari ha affermato sulla nostra pagina di aver già da qualche giorno “deciso di non partecipare al dibattito promosso per l’8 settembre dal circolo ‘Terra dei Padri’ e [che] ieri è stato comunicato agli organizzatori.
Ne prendiamo atto insieme al fatto che il circolo fascista non ha ancora corretto pubblicamente la cosa.