Lega e Terra dei Padri: una Poltrona per due? – Il fascioleghismo modenese alle elezioni

Anche le testate locali si stanno accorgendo che a Modena, da mesi, numerosi attivisti e diversi candidati a consiglieri comunali in corsa con la Lega di Prampolini sono appartenenti, sostenitori o dirigenti del circolo neofascista Terra dei Padri: Beatrice De Maio, figlia del presidentissimo del circolo di via Nicolò Biondo, è una di quelli, ma anche Andrea Nanetti, già consigliere comunale a Correggio, e tanti altri. Senza contare il ruolo torbido di Stefano Vernole – ex (?) camerata missino della corrente rautiana, quella legata alla storia di Ordine Nuovo, per intenderci, nonché vicedirettore della rivista “rossobruna” Eurasia diretta da Claudio Mutti, l’ex braccio destro di Franco Freda più volte arrestato con l’accusa di essere tra i personaggi chiave dell’eversione nera, ospite a Terra dei Padri insieme ad altri ex terroristi neofascisti – indicato come stratega e deus ex machina dell’organizzazione leghista emiliana…

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Al circolo neofascista Terra dei Padri le “Onlus” di Casapound al centro di inchieste su traffici internazionali

Che il neofascismo usi l’associazionismo come un’ariete per legittimarsi nella società è un fatto arcinoto: da Lealtà Azione a Casapound è pieno di “onlus”, “volontariato” e “aiuti” di certo non trasparenti con lo scopo di accumulare denaro e agibilità.

A Terra dei Padri, che a turno è ribelle e a favore dell’ordine e dei buoni sentimenti, presenteranno sabato 2 febbraio un progetto di Casapound – nascosto dietro l’etichetta di Solid onlus – sulla “questione Karen”, un’etnia minoritaria che in Birmania è sottoposta a pesanti discriminazioni e presentata come la “minoranza cristiana” del Myanmar (peccato che solo il 20% dei karen sia cristiano, a fianco di una maggiorana buddhista (https://it.wikipedia.org/wiki/Karen_(etnia) ).

L’appellarla come cristiana ha lo scopo di motivare la presenza di gruppi neofascisti in quell’area del mondo, ovvero il confine fra la Birmania e la Thailandia, spesso al centro di traffici di armi, droga e mercenari.

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La cultura di Terra dei Padri: complottismo, ciarlatani e naziskin

Come pagina di controinformazione attenta a quello che succede a Modena vogliamo rendere noto l’ennesimo esempio di quello che si nasconde davvero dietro l’etichetta di “circolo culturale” che Terra dei Padri usa per giustificare il proprio ruolo di sede regionale dei movimenti neofascisti e neonazisti a Modena.
Dopo la presenza di ex ordinovisti, terroristi e protagonisti delle trame nere della strategia della tensione, di conferenze sulla “malattia dell’omosessualità”, sul “complotto dei vaccini”, sul Piano Kalergi e il piano di “sostituzione etnica”, sull’eugenetica e la natalità della “razza bianca” e di innumerevoli concerti nazirock, il circolo modenese passa a trattare di economia “identitaria”.

Sabato 12 gennaio il “circolo” nero ha infatti organizzato una conferenza sul “pensiero” di Giacinto Auriti, sedicente “economista” – che economista non era – scomparso nel 2006, ex missino, ex candidato alle elezioni del Parlamento europeo con la lista Alternativa Sociale di Alessandra Mussolini, seguace delle teorie monetarie del poeta fascista Ezra Pound e da più parti parti indicato come tra i principali fautori degli argomenti a favore delle teorie del complotto sul signoraggio bancario.

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Terra dei Padri, Terra dei Nazi, Terra degli Scortati: ora e sempre antifascismo militante

Mercoledì 5 dicembre le associazioni modenesi Terra dei Padri e Terra e Identità e il reggiano Centro Studi Italia hanno affittato una sala dell’Astra per proiettare un film di pura propaganda nazifascista, prodotto con la stessa pappa creata nel 1943 dagli apparati della Repubblica di Salò per colpire la resistenza italo-jugoslava al confine orientale, spacciandone le manipolazioni e ambiguità storiche per verità storiografica.

Per l’occasione come pagina di controinformazione avevamo avvisato della partecipazione di numerosi gruppi fascisti all’iniziativa, che puntualmente si è rivelata veritiera. Presenti al gran galà del revisionismo, oltre alla platea fascioleghista su cui ha messo le mani il “circolo” piagnone di via Nicolò Biondo, gli “arditi” – ma non troppo, viste le teste basse… – camerati di Forza Nuova e più di una ventina di neonazisti del Veneto Fronte Skinhead provenienti da tutta l’Emilia e dalla Lombardia, gli stessi visti in azione nelle aggressioni di Mantova, Crema, Piacenza e nelle intimidazioni di Como e Medole.

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Popcorn e saluti romani? Una serata al cinema con i nazifascisti.

Non siamo arrivati ancora a febbraio che a Modena c’è già quell’allegra e frizzantina aria di foibe, “martiri” fascisti e “genocidi di italiani”!

Sarà l’avvicinarsi delle feste che avrà spinto i dirigenti del circolo neofascista Terra dei Padri, in collaborazione con il Centro studi Italia del nostalgico avvocato reggiano Luca Tadolini, ad affittare un’intera sala del cinema Astra – pochi soldi hanno ‘sti fantomatici ribelli antisistema… – per proiettare quello che si presenta già come un classico “nazipanettone” da gustare insieme alla propria famiglia, rigorosamente tradizionale e 100% italiana di sangue e suolo?

 

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«Per la mente che vede con chiarezza non c’è necessità di scelta, c’è azione».

L’attitudine che il 15 dicembre 2017 a Modena ha portato a radunarsi in Largo Bologna quasi cinquecento persone, a contrapporsi ai nazifascisti che volevano marciare sulla nostra città, è esattamente questa.

È esattamente quella dei tanti giovani e giovanissimi modenesi, orgogliosamente antifascisti e antirazzisti, in prima fila a resistere alle violentissime cariche dei celerini del battaglione Padova, mandati – come sempre – a scortare i camerati chiamati da Terra dei Padri, Veneto Fronte Skinhead e Forza Nuova da tutta la regione. È esattamente quella che manca a quei “leoni” col saluto romano che si riempono la bocca di ribellione al sistema, coraggio e onore, ma non hanno mai avuto di fronte scudi e manganelli con la bava alla bocca, perché li hanno sempre visti – e sostenuti – da dietro, protetti dagli amici della digos, spesso con lame alla mano.

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Decine di denunce per aver osteggiato il “regolare svolgimento” di una manifestazione di nazisti. Con orgoglio antifascista e antirazzista!

A distanza di quasi un anno dalla grande piazza antirazzista di Modena del 15 dicembre 2017, quando in oltre 400 ci siamo trovati/e da tutta l’Emilia per opporci all’infame presenza nazifascista di Terra dei Padri, Veneto Fronte Skinhead e Forza Nuova sulle strade di Modena, in questi giorni a decine e decine di antifascisti/e modenesi ed emiliani/e sono state consegnate altrettante denunce. Tante le accuse, tra cui “adunata sediziosa”, “manifestazione non autorizzata”, “istigazione a delinquere”, “oltraggio a pubblico ufficiale”, “travisamento” e “resistenza”, a cui si aggiungono i diversi fogli di via da Modena già comminati mesi fa contro ragazzi e ragazze che vivono quotidianamente per lavoro, appartenenza e affetti la propria città


Misure repressive che vogliono colpire chi quella sera, sfidando le provocazioni poliziesche e l’ipocrisia di certa sinistra al caviale, ha voluto dare un messaggio forte di opposizione alle organizzazioni neofasciste sempre più presenti sul territorio e al razzismo istituzionale che oggi vediamo a fianco e dentro il governo.

Ma andiamo con ordine.
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Terra (dei Padri) e Sangue: a Modena fra eugenetica e “far figli per la patria”.

Le donne sono da sempre obbiettivo dei gruppi fascisti: viste come uno strumento per far figli – utile carne da cannone o manovalanza per gerarchi e padroni loro alleati – o come “ancelle” sottomesse dedite alla cura dei virili camerati sia nel fascismo storico che in quello contemporaneo (http://www.patriaindipendente.it/…/tutte-figli-panini-e-fo…/). O persino come “premio” per le imprese coloniali, da prendere senza alcun consenso (https://www.internazionale.it/…/08/06/faccetta-nera-razzismo), tanto che lo stupro nell’estrema destra è sbagliato solo se fatto dall’ “altro” (oggi diremmo dall’immigrato).

E proprio mentre dei misogini sessisti prendono sempre più potere – Jair Bolsonaro è il candidato favorito alle presidenziali brasiliane (https://www.ilfattoquotidiano.it/…/nazionalista-se…/4009457/), Brett Kavanaugh è giudice della Corte Suprema statunitense (https://www.globalist.it/…/kavanaugh-giudice-della-corte-su…), il movimento globale femminista lotta con forza non solo per ribadire diritti quali l’aborto e combattere la violenza maschile, ma anche contro il razzismo, l’omofobia e il fascismo.
Infatti NON UNA DI MENO, riunitasi lo scorso fine settimana in assemblea nazionale, ha marciato a Bologna contro Forza Nuova ribadendo il proprio antifascismo e antirazzismo (https://www.zic.it/forza-nuova-straparla-da-sola/).

A Modena il cosiddetto “circolo culturale” Terra dei Padri, non contento di aver ospitato gruppi nazisti ed figuri legati al terrorismo fascista, ha organizzato un’iniziativa sulla “natalità” invitando a parlare “esperti” di eugenetica.
Infatti nella presentazione intitolata “Quale futuro per l’Italia?” il senso è già bello chiaro fin dalla locandina: culle vuote, ovvero come la razza italica non fa abbastanza bambini bianchi (sicuramente colpa del femminismo) e stia per venir sommersa da “orde” di prolifici immigrati scuri.

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L’antifascismo non è una scusa – su M5S, fascismo e lotta di classe

Due giorni fa, insieme ad altri, denunciammo in un post che il circolo neofascista “Terra di Padri” avesse organizzato un evento chiamato “100 giorni di governo gialloverde”, con la partecipazione dei parlamentari Stefania Ascari (5 Stelle) e Guglielmo Golinelli (Lega).
La notizia scatenò numerosissime (e giustissime) polemiche sul fatto che rappresentanti del governo avessero accettato di parlare in un luogo che aveva visto la partecipazione di gruppi neonazisti, band incitanti a massacri etnici e fascisti ed ex terroristi appartenenti agli ambienti dell’eversione e dello stragismo nero.
Attualmente la on. Ascari ha annunciato, sulla nostra pagina, di aver rifiutato la partecipazione all’evento. Nonostante ciò il covo di Via Nicolò Biondo non ha né cancellato né corretto le informazioni date sui suoi social fino ad oggi [5/09/18].

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I partiti di Governo in una sede neofascista

L’estate sta finendo, e nelle mattine uggiose della nostra città si inizia a sentire l’umido della guazza notturna e l’odore di campagna dell’autunno padano, amato dai modenesi e dalle modenesi con l’affetto che si riserva agli odori dell’infanzia. Quello che invece amato non è per nulla è il cattivo odore che proviene dalla sede nazifascista di Via Nicolò Biondo 297. Con la fine dell’estate ricomincia infatti ad uscire dalle fogne la puzza di ratto da quelle quattro mura, con le iniziative organizzate dal sedicente “circolo culturale” neofascista cittadino Terra dei Padri. A questo fetore è impossibile abituarsi, ma questa volta ci colpisce particolarmente perchè provvisto di una nauseabonda nota in più, dissonante rispetto alla puzza a cui siamo nostro malgrado abituati: questa volta gli ospiti non saranno più i nazisti del Veneto Fronte Skinhead o di Lealtà Azione, non più band nazirock come i Legittima Offesa o gli Acciaio Vincente, non più dirigenti dell’estrema destra più aggressiva o “intellettuali” che si rifanno alle tesi del fascismo o del nazionalsocialismo europeo, ma ben più “puliti” esponenti locali dei due principali partiti di governo.


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