«Per non dimenticare», si dice.

Ieri era il giorno della memoria: il 27 gennaio 1945 Auschwitz veniva liberata dall’Armata rossa sovietica.

Non abbiamo voluto sovrapporre la nostra voce al coro di vacue celebrazioni istituzionali, rituali dichiarazioni politiche e fugace interesse mediatico che interessa questa giornata una volta l’anno. Pensiamo che il vero significato del 27 gennaio abbia a che fare con il quotidiano, con il riannodare i fili del tempo all’oggi, al mondo e alla società in cui viviamo. Un significato che, però, è stato coperto da montagne di ipocrisia.

«Per non dimenticare», si dice.

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CasaClown distretto di polizia

Questa settimana sono arrivate testimonianze che il banchetto di propaganda fascista di Casapound di sabato scorso a Vignola sia stato contestato da molti giovani vignolesi, che giustamente rifiutano la presenza di questi schifosi razzisti e violenti squadristi, ammanicati con il clan mafioso Spada, nella loro bella città.

In tutta risposta i “temerari” di Casapound, la maggior parte provenienti da fuori Vignola e da altre provincie, hanno prima aggredito in gruppo un ragazzo, mettendogli le mani addosso, e poi, come sempre molto “arditamente”, hanno chiamato i carabinieri per proteggere la loro infame attività dalla gente che li schifa (chissà se i graduati gli hanno lasciato anche la firma?).

Che dire? Ieri sera un gruppo di antifascisti è andato a portare solidarietà ai ragazzi di Vignola aggrediti e ha fatto una passeggiata in centro, nelle strade che i fascisti dicono di presidiare notte e giorno con le loro ronde, ma gli intrepidi camerati locali purtroppo non si sono visti.

Sarà che senza la scorta degli amichetti blu le tartarughine non si fanno neanche vedere in giro?

CASACLOWN DISTRETTO DI POLIZIA
oltre la morte, dietro le scorte

Reggio Report. Giornale di bufale, complotti, stronzate e libertà ma solo per i ricchi

Per una volta puntiamo la nostra attenzione su un quotidiano on line in cui l’imparzialità e l’attendibilità delle news, talvolta scritte con i piedi, sono merce rarissima.
Si tratta di Reggio Report di cui è nota la particolare disponibilità a dedicare spazi utili a sdoganare organizzazioni neofasciste e a celebrarne le azioni con compiacenza.

Sull’ultima vicenda che ha visto denunciat* a Reggio Emilia 4 antifasct* per imbrattamento, nella redazione di Reggio Report deve esser girato un buon fiasco di vino, perché la quantità di seghe mentali trascritte nel relativo articolo è raccapricciante!

Reggio Report scrive che l’estrema sinistra (definizione insignificante) sta cercando lo scontro fisico con CasaPound che si presenta alle elezioni, ma dimentica che i fascisti del terzo millennio si portano sul groppone una lunga serie di aggressioni violente.

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Dalla Liguria all’Emilia, dalla Catalogna alla Grecia: Allerta Antifascista!

Pubblichiamo il comunicato di Genova Antifascista:

Sabato 20 Gennaio Azioni Antifasciste a GENOVA a FIRENZE a MONZA a LIVORNO a REGGIO EMILIA a BOLOGNA e da BARCELLONA messaggi di solidarietà alla lotta Antifascista.

Siamo tornati nelle strade insieme a chi – dal basso e senza delega –
respinge divisioni, razzismo, sessismo e si oppone con ogni mezzo all’apertura di nuovi covi fascisti, pagando con la repressione e le vili aggressioni dei “giovinotti del potere”.

Vicino agli antifascisti greci che hanno subito, domenica 21 gennaio, un attacco incendiario alle occupazioni LIBERTATIA e SCHOLEIO per mano dei fascisti.

Firenze e Genova, Monza, Livorno, Reggio Emilia, Bologna, Barcellona e Salonicco – popolari, solidali, antifasciste! NON UN PASSO INDIETRO ★

CI VEDIAMO IL 3 FEBBRAIO A GENOVA – P.zza De Ferrari h 15:00

A colpi di mazza

Dopo la risposta antifascista di venerdì e sabato, anche oggi, martedì 23 gennaio, la determinata partecipazione di compagne e compagni ha chiarito a CasaPound che non è la benvenuta a Bologna.
Ci si è riversati e riversate sulle strade bloccandole e gridando il proprio disprezzo nei confronti della feccia reazionaria e della corte democratica che, malgrado indignazioni posticce, permette loro di esistere.
È praticamente ovvio che CasaPound in questo mese di campagna elettorale si ripresenterà ancora in città e noi saremo ancora pronti e pronte.
Cari camerati, se volete continuare con la vostra farsa a venire in cinque stronzi protetti da duecento sbirri, fate pure; noi ci saremo sempre e sempre vi risponderemo nella maniera che meritate: con l’espressione dei nostri sentimenti più devastanti.

Se 7.000 euro di vitalizio non bastano…

Qualche giorno fa abbiamo scritto un approfondimento su Filippo Berselli, il “nuovo” candidato di CasaPound.

Ci sentiamo però di volere approfondire ulteriormente la conoscenza del Berselli. Pochi mesi fa, infatti, il Corriere ha pubblicato un articolo riguardo i vitalizi dei parlamentari emiliani.
È emerso che Berselli, grande amico di Alfano e sostenitore della legge Fornero, percepisce il vitalizio più ricco in regione: ben 7000€ al mese, “«cifra monstre», maturata dopo quasi 30 anni tra Camera e Senato (la prima elezione risale al 1983)”.

Filippo Berselli ha votato favorevolmente la legge Fornero in Senato

Forse CasaPound pensa che sia possibile “aiutare gli italiani poveri” aiutando invece gli italiani ricchi a restare comodi in una poltrona parlamentare a rubare ingenti vitalizi.

CasaPound: la casa dei ricchi politici

“Ho trovato Casa… Casapound”

Con questa terribile freddura degna del peggior cabarettista dilettante, sabato ha esordito il candidato di Casapound Bologna: l’ex-senatore Filippo Berselli.

Ma oltre al pessimo senso dell’umorismo cosa sappiamo di lui?
Avvocato cassazionista di quelli che un cittadino con uno stipendio normale mai si potrebbe permettere (non per niente tra i suoi “hobby” c’è il collezionismo di auto d’epoca!), nel 1983 viene eletto deputato per il Movimento Sociale Italiano e continua la sua carriera parlamentare per ben 5 (!) legislature, passando in Alleanza Nazionale, nel Popolo delle Libertà e infine nel Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano.
Come sottosegretario alle finanze nel ’94 si rende complice delle politiche ultra-liberiste del primo governo Berlusconi. Lavorando nel ministero della difesa dal 2001 al 2006 avalla le cosiddette missioni di pace in Iraq e in Afganistan: nei fatti atti di guerra nei confronti della popolazione, spreco immenso di denaro pubblico, sudditanza totale agli Stati Uniti.
Durante la sua ultima legislatura invece vota a favore della legge Fornero, si adopera per l’acquisto degli F-35 (altro spreco di soldi), auspica un esercito comune per l’Unione Europea (ma non sono contro l’UE ‘sti fascisti??) e rompe con Alfano solo nel 2015, a causa dell’elezione di Mattarella.
Ormai è evidente a chiunque che Casapound stringe alleanze con la peggiore feccia: dalla soubrette multimilionaria Nina Moric al clan mafioso degli Spada, ma proprio non ci aspettavamo che sarebbero arrivati a sostenere un ricco politico di professione che ha lavorato addirittura per il governo di larghe intese, ossia con il PD.
I fascisti del terzo millennio imbottiscono di falsità la gente dicendosi puri e dalla parte dei poveri, quando non sono altro che dei politicanti qualsiasi: truffatori, bugiardi e corruttori (qualche pacco di pasta o 80 euro in più nella busta paga fa molta differenza?) pronti a stringere amicizie ambigue con politici di professione pur di arraffare qualche briciola di potere.

Intimidazioni fasciste: niente di forte, nulla di nuovo

Il flash mob di Forza Nuova a Fossoli ieri sera, domenica 7 gennaio, ha suscitato in diversi politici (carpigiani e non) una bufera di indignazione.

Innanzitutto, i fatti: si parla di un blitz compiuto da una dozzina di militanti forzanovisti (riconosciuti esponenti da tutta la provincia) sotto una palazzina, “colpevole” di ospitare ben 6 richiedenti asilo seguiti dalla cooperativa Caleidos.
Nel giro di 40 minuti in totale, questi impavidi esponenti italici hanno messo in atto il loro solito copione: arrivo in auto, parcheggio dove viene loro indicato, chiacchierata con gli amici poliziotti (che ancora una volta li autorizzano e proteggono), srotolamento del vecchio e logoro striscione che recita “stop accoglienza business”, due bandiere per ogni mano, posa di gruppo per un paio di foto e poi si sgomma di nuovo a casuccia, accompagnati dagli agenti.
Quanta forza e quanto valore per questi coraggiosi camerati!

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