❤️ Ama chi cazzo ti pare & Cinghia i camerati ❤️

Non siamo di certo gente raffinata, colta e presentabile, siamo ragazzi e ragazze semplici che senza saper leggere ne scrivere una cosa la sanno:

❤️ AMA CHI CAZZO TI PARE & CINGHIA I CAMERATI ❤️

Essere antifascisti oggi vuol dire opporsi alla cultura sessista e omofoba che, col supporto della politica fascioleghista, vorrebbe spazzare via le conquiste sociali e civili del Novecento. È una battaglia che si combatte sui nostri corpi, per la nostra autonomia. Dalle leggi discriminatorie alle aggressioni per strada al clima di repressione che si respira ovunque. Strade, fabbriche, piazze, stadi, perfino dentro le nostre case e le nostre vite. Nessun compromesso e nessuna ipocrisia: combatti la paura! #ANTIFA

JUST FUCKING BANDITS

Branchi di straccioni; bande. Banditi. Certo siamo ancora la cosa più decente che è restata in Italia; non lo hanno sempre pensato gli stranieri che questo è un paese di banditi? Il primo carro si fermò; sopra c’era un ufficiale con un soldato. Avrei voluto dirgli qualcosa di storico.
«Non siete mica tedeschi, eh?» dissi.
«Not really» disse l’ufficiale.
«Benvenuti,» dissi. «La città è già nostra». […]
«E chi sareste voialtri?» disse l’ufficiale a un certo punto.
Io risposi senza pensare: «Fucking bandits».
(Luigi Meneghello, I piccoli maestri, 1964)

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Non vi è pace / in questo 22 Aprile

22 aprile 1945. L’insurrezione armata di massa, dopo mesi di guerriglia, combattimenti e attentati che hanno portato il terrore tra le fila del nemico, libera autonomamente Modena dal nazifascismo e istituisce l’autogoverno partigiano. Gli ultimi criminali repubblichini sono in fuga insieme alle armate tedesche in rotta. Molti di loro cercheranno, negli ultimi momenti, di svestire la camicia nera, rinnegando la propria scelta di servire le forze dell’oppressione, ma saranno lo stesso raggiunti dalla giustizia partigiana.

La memoria non si cancella. Non è condivisa, non è pacificata, è irriducibilmente di parte. Un campo del conflitto. Anche oggi, soprattutto oggi.

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Combatti la paura! Report di un pieno successo

La presentazione di Combatti la paura. Il libro. di sabato è stato un successo oltre ogni aspettativa.

Il locale pieno, i libri esauriti, tanti vecchi amici e nuovi compagni, decine di ragazzi e ragazze che hanno partecipato con domande e interventi, con la voglia di mettersi in gioco ma soprattutto – ed è questa la cosa preziosa – capaci di metterci in gioco, di dare nuovi punti di vista, di illuminare contraddizioni e limiti per fare un passo avanti e superarli. Se la nostra paura era quella che tutto si fermasse a vecchi slogan, a formule predefinite o a raccontarci la solita storiella tra di noi, be’ allora questa paura l’abbiamo combattuta davvero, e l’abbiamo sconfitta.

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Vergognosa provocazione di forza nuova!

Ieri sera Reggio Emilia ha assistito, ancora una volta, alla passeggiata (ma è meglio chiamarla ronda) dell’odio e dell’intolleranza organizzata dai militanti di forza nuova, che, indossata la virtuale divisa da poliziotto (che a loro piace e a maggior ragione da quando un loro amico, tal ministro dell’interno, ne fa largo sfoggio), sono andati in giro a “scoraggiare malintenzionati, spacciatori e tossicodipendenti”.

La ronda forzanuovista è andata in scena nonostante le “minacce” del sindaco Vecchi, che, lo scorso novembre, a margine di un flash mob di forza nuova in zona stazione, aveva affermato: “I fascisti a Reggio Emilia non li vogliamo! Li abbiamo già cacciati una volta e siamo pronti a rifarlo”. (gazzetta di reggio 17/11/2018).

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Terra dei Padri, Terra dei Nazi, Terra degli Scortati: ora e sempre antifascismo militante

Mercoledì 5 dicembre le associazioni modenesi Terra dei Padri e Terra e Identità e il reggiano Centro Studi Italia hanno affittato una sala dell’Astra per proiettare un film di pura propaganda nazifascista, prodotto con la stessa pappa creata nel 1943 dagli apparati della Repubblica di Salò per colpire la resistenza italo-jugoslava al confine orientale, spacciandone le manipolazioni e ambiguità storiche per verità storiografica.

Per l’occasione come pagina di controinformazione avevamo avvisato della partecipazione di numerosi gruppi fascisti all’iniziativa, che puntualmente si è rivelata veritiera. Presenti al gran galà del revisionismo, oltre alla platea fascioleghista su cui ha messo le mani il “circolo” piagnone di via Nicolò Biondo, gli “arditi” – ma non troppo, viste le teste basse… – camerati di Forza Nuova e più di una ventina di neonazisti del Veneto Fronte Skinhead provenienti da tutta l’Emilia e dalla Lombardia, gli stessi visti in azione nelle aggressioni di Mantova, Crema, Piacenza e nelle intimidazioni di Como e Medole.

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