24 Aprile 1945 – Due storie diverse di due donne staffette e partigiane

Due storie diverse di due donne staffette e partigiane che avevano deciso di combattere il nazifascismo e essere parte attiva nella liberazione della città di Reggio Emilia.

Nel1944 Liliana Corradini (Mara) ha 18 anni, proviene da una famiglia contadina e fervente antifascista e lavora come mezzadra.

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Resistenza e Arroganza – Antifa a Oltranza

Dal corteo di Bologna a pugni chiusi alzati salutiamo questo nuovo 25 aprile.

Più passano gli anni e più siamo di fronte a una responsabilità maggiore: mantenere vivo il significato di questa giornata.
Uomini, donne, bambini, gente semplice e comune davanti ad una scelta, ha deciso di imbracciare un fucile, prendere una semplice bicicletta o mettere a disposizione una casa, per abbattere il fascismo e le sue ideologie.

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Il distaccamento Katiuscia di Reggio Emilia

Il distaccamento Katiuscia della 37esima brigata partigiana GAP operava a est della città di Reggio Emilia, in località San Maurizio.

La mattina del 24 aprile 1945, dopo aver liberato tutta l’area dove oggi si trova l’incrocio tra la via Emilia, via Pasteur e la rotonda della tangenziale, le/i partigiane/i del Katiuscia aggirano il campanile di San Maurizio (da dove i cecchini fascisti, a protezione dell’ormai abbandonata postazione del comando tedesco all’interno del San Lazzaro, facevano partire raffiche di mitragliatrice) per attraversare il torrente Rodano sul ponte ferroviario (quello viario lo avevano fatto saltare i tedeschi con la complicità dei fascisti) e arrivare all’altezza del padiglione Esquirol in via Emilia Ospizio.

Da lì le/i partigiane/i del katiuyscia liberano l’attuale Villaggio Stranieri.
Nel frattempo le altre brigate partigiane convergono sulla città.
Alle ore 16 del 24 aprile 1945 Reggio Emilia è libera dal nazifascismo.

25 Aprile 2018: opporsi al nazismo è ancora reato. Fogli di Via agli antifascisti emiliani.

Nella Modena a governo PD alla vigilia del 25 aprile, giorno della Liberazione dal nazifascismo, vengono distribuiti fogli di via ad antifascisti e antifasciste emiliani: l’accusa è di aver “osteggiato il regolare svolgimento” di una manifestazione nazista.
Ma andiamo con ordine.

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