Europeismo neoliberista e sovranismo nazionalista: due facce della stessa medaglia

Continua la mobilitazione di massa che in Ungheria ha visto scendere in piazza e scontrarsi con la polizia decine di migliaia di lavoratori contro la legge sul lavoro – denominata SLAVE LAW, qui un approfondimento https://www.infoaut.org/…/in-migliaia-in-piazza-contro-la-s… – voluta da Viktor Orbàn, alleato di Salvini e Meloni, idolo dei sovranisti e dei fascioleghisti italiani e preso come esempio di “lotta ai poteri forti” dai gruppi neofascisti come Terra dei Padri, Forza Nuova e Casapound.

La legge varata dall’“eroico” sovranista ungherese non a caso è stata chiamata “legge schiavitù”: infatti aumenta la possibilità di ricorrere agli straordinari da 250 alle 400 ore annuali – facendo scomparire il sabato di riposo e lavorando 6 giorni su 7 –, allunga a tre anni l’obbligo di pagarli e impone un regime di contrattazione individuale tra lavoratore e azienda. Una legge dichiaratamente antioperaia, voluta fortemente sia dalle grandi multinazionali che dal padronato ungherese, che si trovano uniti e senza confini nello sfruttamento delle classi subalterne.

Perché il sovranismo di Orban è l’altra faccia della medaglia del neoliberismo europeista, contro cui dice di combattere?

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