Anche le testate locali si stanno accorgendo che a Modena, da mesi, numerosi attivisti e diversi candidati a consiglieri comunali in corsa con la Lega di Prampolini sono appartenenti, sostenitori o dirigenti del circolo neofascista Terra dei Padri: Beatrice De Maio, figlia del presidentissimo del circolo di via Nicolò Biondo, è una di quelli, ma anche Andrea Nanetti, già consigliere comunale a Correggio, e tanti altri. Senza contare il ruolo torbido di Stefano Vernole – ex (?) camerata missino della corrente rautiana, quella legata alla storia di Ordine Nuovo, per intenderci, nonché vicedirettore della rivista “rossobruna” Eurasia diretta da Claudio Mutti, l’ex braccio destro di Franco Freda più volte arrestato con l’accusa di essere tra i personaggi chiave dell’eversione nera, ospite a Terra dei Padri insieme ad altri ex terroristi neofascisti – indicato come stratega e deus ex machina dell’organizzazione leghista emiliana…
Sinistrati nel paese delle meraviglie, camminare nel mondo del reale
Negli ultimi tempi sembra che le organizzazioni “democratiche” dei lavoratori, di partito e le associazioni legate alla sinistra si siano accorte, solo dopo essere stata attaccate direttamente, dell’avanzare di un modo di pensare e vivere che richiama molto a ideologie e modi di fare che erano propri e tipici del fascismo.
Di tutto questo siamo molto divertiti, anche se di divertente qui non c’è nulla.
Evidentemente con un “governo amico” come quello del PD l’avanzare del fascismo (inteso come modo di pensare e agire) non era un problema, o forse era considerato solo come una specie di goliardia, un fenomeno folkloristico o tutt’al più marginale. Forse non era un problema, fino a quando non sono state prese di mira direttamente.
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