About Fascism and Anti-fascism in Italy today – ENG

This article has been written for the greek anarchist newspaper Apatris, where the greek translation will appear in the iusse n°39.

In italiano in fondo all’articolo.

In Italy, the presence of Fascism has never truly gone away. Both institutional (a large portion of the judicial system and the police remain the same despite the “democratic transition”), and militant (like the political party Movimento Sociale Italiano, the fascist terrorism of the 70’s, the hooligan scene of the 80’s and the reconstruction of the party Forza Nuova in 1997).

In the twenty years which were dominated by the right-wing prime minister Silvio Berlusconi, the Neo-fascist phenomenon disappeared from the media (with the exception of the murder of Davide “Dax” Cesare in 2003), only to later reappear in October 2008 when a group of people from Casapound tried to attack the student demonstration of the so-called “Onda” movement; an attack which was repelled.

Continue reading “About Fascism and Anti-fascism in Italy today – ENG”

Il fascista che detta, il giornalista che scrive, la memoria che svanisce.

In questi giorni la quantità di baggianate e di fake news sul dossier antifascista, diffuse da alcuni quotidiani nazionali e locali (in particolare da Il Giornale, QN Il Resto del Carlino Reggio Emilia e Reggioreport) e create ad arte dalla fascisteria nostrana, sta gonfiando oltremodo il livello di abiezione in cui giace l’informazione.

Sul dossier antifascista 3.0 sono state scritte e dette le più vergognose falsità: liste di proscrizione e di obiettivi da colpire, minacce a militanti di destra, istigazione a delinquere etc.

Invece, non c’è nulla di tutto questo, nessuna minaccia e nessuna diffamazione perché non è certo questo il target del dossier.

Continue reading “Il fascista che detta, il giornalista che scrive, la memoria che svanisce.”

Il Veneto Fronte Skinhead torna in città.

I neonazisti, già protagonisti di raduni razzisti, pestaggi pianificati e intimidazioni squadriste, con “sprezzo del pericolo” hanno colpito diverse sedi sindacali dentro e fuori la regione, tra cui quella della Cgil di Modena.

Una provocazione fascista dai toni deliranti mutuati dalla propaganda revisionista e diffamatrice, compiuta strumentalizzando il corpo delle donne proprio nel giorno della mobiltazione transnazionale dell’8 marzo che anche a Modena ha visto il movimento Non una di meno scendere in piazza contro le violenze maschili, l’oppressione patriarcale, la discriminazione di genere e il razzismo insito in questa società.

La presenza sul territorio di militanti di questi gruppi neonazisti e di spazi dove possono riunirsi non deve essere preso sottogamba.
Da notare che nella stessa serata della provocazione il circolo neofascista Terra dei Padri fosse aperto…

http://www.cgilmodena.it/provocazione-fascista-le-camere-del-lavoro-modena-reggio-emilia/