0. Partiamo da un fatto fondamentale e da una domanda provocatoria.
Il fatto: oggi la questione fascista non è più solo una questione tecnica, legata al mero esercizio della forza, come fino a pochi anni fa, ma è diventata una questione politica, legata anche all’esercizio dell’egemonia, quindi del potere. La stessa cosa vale per la teoria e la prassi dell’antifascismo, la cui crisi crediamo sia connessa alla più complessiva crisi della militanza come prassi organizzata della rottura. Da qui occorre inevitabilmente partire.
Chi aiuta a legittimare e sdoganare i gruppi nazifascisti? – Le amicizie di Terra dei Padri
È questa una domanda che occorre sempre porsi quando si parla delle organizzazioni neofasciste e neonaziste, negli ultimi tempi tornate alla ribalta in un’escalation di intimidazioni, violenze e aggressioni culminate nella tentata strage di Macerata, quando Luca Traini, fascioleghista gravitante tra la Lega di Salvini, Forza Nuova e Casapound ha aperto il fuoco contro numerose persone per strada, “colpevoli” di avere il colore della pelle sbagliato. Organizzazioni che, rispetto alle forze che si battono quotidianamente con fatica per conquistare diritti per tutti e tutte, uguaglianza sostanziale e giustizia sociale – nelle lotte sui posti di lavoro, nelle lotte a scuola, nelle lotte per la casa, nelle lotte contro il razzismo e fascismo –, godono di una visibilità e di una sovraesposizione mediatica che garantiscono loro una diffusione capillare della propria propaganda basata su guerra tra poveri, divisione tra bianchi e neri, identitarismo razziale, suprematismo etnico, “purezza del sangue” e un’immagine di legittimità sociale e politica che altrimenti non avrebbero.