È questa una domanda che occorre sempre porsi quando si parla delle organizzazioni neofasciste e neonaziste, negli ultimi tempi tornate alla ribalta in un’escalation di intimidazioni, violenze e aggressioni culminate nella tentata strage di Macerata, quando Luca Traini, fascioleghista gravitante tra la Lega di Salvini, Forza Nuova e Casapound ha aperto il fuoco contro numerose persone per strada, “colpevoli” di avere il colore della pelle sbagliato. Organizzazioni che, rispetto alle forze che si battono quotidianamente con fatica per conquistare diritti per tutti e tutte, uguaglianza sostanziale e giustizia sociale – nelle lotte sui posti di lavoro, nelle lotte a scuola, nelle lotte per la casa, nelle lotte contro il razzismo e fascismo –, godono di una visibilità e di una sovraesposizione mediatica che garantiscono loro una diffusione capillare della propria propaganda basata su guerra tra poveri, divisione tra bianchi e neri, identitarismo razziale, suprematismo etnico, “purezza del sangue” e un’immagine di legittimità sociale e politica che altrimenti non avrebbero.
Quando il loro lavoro lo fanno altri: ovvero alcune note a margine di una falsa notizia
Non siamo appassionati di polemiche a mezzo stampa, ma come antifascisti e antifasciste dell’Emilia sentiamo la necessità di mettere qualche punto fermo rispetto all’artificiale “clamore mediatico” e al ridicolo “allarme anni di piombo” costruito in provetta da qualche professionista della carta stampata, sempre in cerca di qualche inesistente scoop e copia venduta in più.
Ieri mattina – come oggi – su svariate testate locali e nazionali aperti da titoli tendenziosi, mistificatori e ingannevoli, abbiamo potuto leggere articoli “fantascientifici” rispetto all’opuscolo di controinformazione sulla presenza di organizzazioni, associazioni di copertura e sedi fasciste in Emilia pubblicato da qualche giorno sul blog di Emilia antifascista. Un lavoro di inchiesta giornalistica già da anni disponibile online (quindi dove sarebbe la notizia?) e ampiamente circolato alla luce del sole attraverso presentazioni, distribuzioni, volaninaggi, dibattiti, incontri e discussioni pubbliche e giunto da poco al terzo aggiornamento.