A Firenze, durante le manifestazioni contro il ministro dei selfie, una ragazza viene trascinata via per il collo da 3 agenti della polizia, malmenata e minacciata di abuso sessuale. Le hanno detto “ti infilo il manganello nell’ano”, secondo la più becera dialettica dell’apologeta dello stupro.
Nessun questore è andato a farle visita per farle le scuse. Nessun rappresentate della sinistra democratica, salottiera e borghese si è scandalizzato.
A Bologna, mentre il leader di forza nuova si mostrava soddisfatto di vedere al governo le idee del suo partito fascista, una donna di 55 anni, che gridava il proprio dissenso per la presenza dei fascisti nella città in cui il terrorismo nero ha compiuto stragi, viene trascinata e sbattuta in terra dagli uomini della polizia.
Nessun questore è andato a farle visita per farle le scuse. Nessun rappresentate della sinistra democratica, salottiera e borghese si è scandalizzato.
In questi giorni le lavoratrici e i lavoratori in presidio davanti a italpizza a Modena, a difesa della propria dignità e dei propri diritti, più e più volte sono stati caricati, malmenati e gasati dalla polizia in antisommossa.
Nessun questore è andato a fargli visita per fargli le scuse. Nessun rappresentate della sinistra democratica, salottiera e borghese si è scandalizzato.
Qual’è il discrimine tra un giornalista di repubblica, pestato ingiustamente a sangue a Genova dalla polizia schierata a protezione di 20 fenomeni da baraccone di casapound, e le tantissime altre persone massacrate o assassinate dagli uomini in divisa?
La deriva autoritaria e assolutistica è in atto da anni e le politiche “antidissenso” sono comuni ai governi di ogni colore.
Non dimentichiamo, infatti, i decreti dell’ex ministro Minniti (e le manganellate della sua polizia) che nulla hanno da invidiare va quelli dell’attuale ministro degli interni.
Solidarietà alle antifasciste e agli antifascisti e a chi, tutti i giorni, lotta contro ogni sfruttamento e oppressione