Solidarietà a Flavia!

Siamo con la maestra antifascista Flavia senza se e senza ma!
Invocato da tutte le forze politiche di questo paese, il licenziamento di Flavia, donna, lavoratrice e antifascista, è l’emblema della deriva autoritaria e repressiva di un apparato istituzionale che accetta, coccola e legittima il fascismo. È talmente colluso con esso che ne ripropone alla perfezione i suoi tratti più oppressivi, dalle limitazioni alla libertà di espressione e opinione ai divieti di manifestare.
Ma di condanne e licenziamenti neanche l’ombra quando chi indossa una divisa ha ucciso, ferito, malmenato e stuprato.
Nè si è mai visto un simile eccesso di zelo da parte del MIUR per gli insegnanti fascisti che nelle scuole propagano odio razziale, xenofobo e sessista.
Il fascismo è un crimine e criminale è chi lo legittima e lo difende.

Le elezioni non ci hanno mai appassionato.

Crediamo che il cambiamento, quello reale, vada costruito e praticato con il culo ben piantato in strada, tra la nostra gente, e non seduti comodamente sopra una poltrona, in palazzi svuotati da ogni potere e legittimità.

Questa campagna elettorale, dove i soliti ladri, mafiosi, corrotti e riciclati si sono presentati ancora una volta come salvatori della patria, e dove il razzismo e la xenofobia si sono imposti come senso comune di massa attraverso cui sfogare la giusta rabbia degli impoveriti e degli impauriti, si è contraddistinta per un fatto apparentemente inatteso: l’irruzione del fascismo come ipotesi attuale diffusa, possibilità concreta organizzata, opzione praticabile in movimento, integrato, incoraggiato e protetto all’interno della democrazia.

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